Andrea Lucatello e il piacere di bere bene

Lo speaker radiofonico Andrea Lucatello si racconta tra radio, abbinamenti e un buon Gin. “Sport preferito? Bere a casa in compagnia degli amici”

Svizzero di nascita, romano d’adozione e di passione”: l’incipit della biografia di Andrea Lucatello è sufficiente a descrivere in maniera esaustiva la personalità di una delle voci più note di Radio Capital. Metodo ed entusiasmo sono infatti gli elementi che gli permettono di distinguersi ‘on air’, ma sono anche le chiavi di lettura per approcciare ogni tipo di esperienza. Una carriera professionale spesa nel Gruppo Espresso (poi Gedi) tra gli inizi da cronista per Paese Sera e il successivo passaggio all’Agl, quindi il trasferimento nelle Marche e il ritorno a Roma grazie a Vittorio Zucconi che coinvolge Lucatello nel progetto radiofonico. Qui nasce l’eclettico duo con Mary Cacciola, l’altra voce protagonista di “Non c’è duo senza te”, ma anche la perfetta ‘compagna di bevute’ alla scoperta di spirits e vini biologici. 

Andrea, il lavoro in radio e il coinvolgimento in vari eventi a tema enogastronomico ti consente di essere sempre aggiornato in fatto di novità su vini e distillati, ma cosa preferisci bere quando sei tu a scegliere?

Con il tempo mi sono sempre più avvicinato al vino, in particolare quello bianco, affinando il palato. Ho sviluppato un mio gusto personale, che mi ha fatto superare alcuni schemi preimpostati in fatto di abbinamenti con il cibo. Non c’è niente di più bello che esplorare le infinite possibilità di accostamento tra piatti e calici, e la complicità con Mary Cacciola, con cui condivido i gusti artistici, l’ironia e la verve, ma soprattutto i gusti alcolici, ha consentito di scoprire alcuni vitigni che sposano alla perfezione la mia idea di vino”. 


Andrea Lucatello radio capital
Andrea Lucatello, speaker di Radio Capital

Se dal vino passiamo agli Spirits?

Ultimamente mi sono appassionato al gin, un distillato che prima rifiutavo senza un motivo ben preciso. Poi, probabilmente grazie a una evoluzione delle papille gustative ho imparato ad apprezzarlo, assieme al rum anche se quest’ultimo è un po’ impegnativo come beva, mentre trovo che il gin sia più versatile, ed in più è diventato un elemento molto significativo in questo periodo della mia vita. Da un po’ di tempo mi sto interessando alla magia, alla cartomagia e alla prestodigitazione: mi alleno, seguo corsi che abbracciano anche l’ambito del mentalismo, e la scoperta del Gin Màgico, che cambia colore a contatto con l’acqua tonica, mi è sembrato un segno del destino”.

Qual è il tuo collega più esperto di Spirits? Anche se siamo quasi sicuri di conoscere la risposta…

Mary Cacciola, collega, amica e conduttrice di Radio Capital, è la mia complice in fatto di bevute”.

Classe 1975, napoletano di nascita, romano d’adozione. Laureato in statistica, giornalista e critico enogastronomico, collabora con varie testate nazionali (Forbes, Cook_inc., Italia Squisita, Gruppo Food) e con alcune guide di riferimento (L’Espresso). Appassionato di cucina, non disdegna metter le mani in pasta anche se preferisce assaggiare pizze e dessert. Sulla sua tavola non manca mai il vino ma se si sposta sul divano il calice lascia il posto ad un cocktail.

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