/

Arf Festival, i fumetti tornano a Testaccio

Tra fumetti, street food e cucina romana, guida veloce per vivere il festival nello storico quartiere Testaccio di Roma

Nell’anatomia di Roma, Testaccio è il cuore della città. È il quartiere simbolo della romanità, a partire dalla cucina. Qui ancora esiste e resiste l’anima popolare di una Roma capace di guardare al presente e alle proprie radici con lo stesso sguardo scanzonato.

CH 18 87 di Simone Mina

Non a caso Testaccio è il regno di Simone Mina, professionista dell’accoglienza e brand Ambassador di Botran. Il suo CH 18 87 si trova al primo piano dello storico ristorante di famiglia Checchino 1887 a via di Monte Testaccio 30. Qui si viene per bere i suoi cocktail e poi si resta a mangiare qualcosa. O viceversa. CH 18 87 e Checchino 1887 sono una istituzione e un punto di riferimento per la cucina capitolina, il posto ideale dove vivere l’anima antica e moderna della città.


Simone Mina
Il Bartender e Brand Ambassor Simone Mina, di CH 18 87

SE VUOI LEGGERE L’INTERVISTA A SIMONE MINA LA TROVI SU SAM#5 A PAG. 20

Il fermento che si respira a Testaccio lo rende anche il luogo privilegiato della cultura.
Questa settimana, il quartiere torna ad essere la casa di ARF! Festival, che festeggia la sua decima edizione.

ARF! Festival, il festival del fumetto della città di Roma

Arf! Festival si svolge dal 24 al 26 maggio alla Pelanda del Mattatoio e alla Città dell’Altra Economia di Roma. A fare gli onori di casa troverete Paolo Campana – grafico, autore di fumetti e vice coordinatore di Spirito Autoctono – che insieme ai soci Stefano Piccoli, Daniele Bonomo, Fabrizio Verrocchi e Mauro Uzzeo sarà lieto di guidarvi alla scoperta del fumetto. Senza tralasciare aneddoti spiritosi.


arf festival
Momenti di Arf! Festival a Roma – credit Arf Festival

Il festival prevede tre giorni ricchi di mostre, talk, lection magistralis, laboratori per ragazzi e incontri con le star del fumetto, del cinema e dello spettacolo.

Gli ospiti

Tra i grandi autori ospiti dell’edizione 2024 ci sono Dave McKean dal Regno Unito, Baru dalla Francia, Lâm Hoàng Trúc dal Vietnam, oltre a nomi celebri del panorama italiano come Silvio Camboni – autore del manifesto –  Alessandro BaroncianiRita Petruccioli, Solo & Diamond, Iris Biasio e Hurricane, Stefano Rapone, Gigaciao, Micol Beltramini, Agnese Innocente, Ambra Pazzani, La Tram, Jacopo Camagni, Emiliano Mammucari e i quattro registi del film “Il segreto di Liberato” Francesco Lettieri, Lorenzo Ceccotti, Giorgio Testi, e Giuseppe Squillaci.


Roma nel manifesto della 10° edizione di Arf! firmato da Silvio Gamboni

Tutte le anime del Festival

La prima delle grandi aree del festival è la sala Talk, per gli incontri con personaggi molto amati del mondo dello spettacolo come Vinicio MarchioniLuca RavennaMargherita Vicario e Aurora Leone dei The Jackal. Tra gli incontri, da non perdere quelli con i Maestri Vittorio Giardino Baru, indiscutibili “veterani” del Fumetto italiano e franco-belga, protagonisti delle Lectio Magistralis.
L’ARFist Alley è la sezione che permette di incontrare decine di stelle del comicdom nazionale e internazionale mentre la Job ARF! è il format rivolto agli aspiranti fumettisti che attraverso colloqui di lavoro tra autrici, autori esordienti e case editrici crea vere opportunità professionali. Ci sono anche due aree ad accesso gratuito: La Self ARF!, un “festival nel Festival” interamente dedicato al mondo delle autoproduzioni e della microeditoria indipendente e l’AREA KIDS pensata per i giovanissimi con laboratori e incontri.

Il partner solidale che ogni anno accompagna il Festival sarà quest’anno Assopace Palestina, la ODV fondata dalla ex deputata e vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, già candidata nel 2005 al Premio Nobel per la Pace. Tra le mostre firmate Arf! anche quella nata dalla collaborazione consolidata con l’Istituto Cervantes di Roma, che porta la superstar argentina Eduardo Risso alla Sala Dalì di Piazza Navona dal 17 maggio al 6 luglio.


street food

Street Sud Festival alla Città dell’Altra Economia

In contemporanea con il Festival, negli spazi della Città dell’Altra Economia, è in corso fino al 26 maggio Street Sud Festival – il festival dello street food che celebra la cucina tradizionale del Sud Italia.  L’ingresso è libero e il cibo da strada sarà accompagnato da enoteche, birrifici, dj set e animazione. Ai fornelli ci saranno quattro Street Chef, con le loro tipicità gastronomiche, a rappresentare le regioni simbolo di questo evento: Puglia, Sicilia, Campania e Calabria

Per festeggiare la decima edizione, Arf! ha realizzato una variant del manifesto direttamente su uno dei muri del Mercato Testaccio – a pochi passi dal festival e di fronte al circuito dell’Ex Mattatoio e della Città dell’Altra Economia. L’opera è firmata dagli street artist  Diamond e Solo ed è un regalo alla città di Roma.


arf festival testaccio
Il Muro realizzato dagli Street Artist Solo e Diamond per celebrare i 10 anni di Arf! Festival – credit Arf Festival

Mercato Testaccio, cuore vivo di una comunità

È proprio al Mercato Testaccio che il nostro week end nei sapori di Roma prosegue.
Accanto agli storici banconi di frutta, verdura e generi alimentari, troviamo infatti la carne cotta al momento, la pasta fresca da portare a casa o una Cacio e Pepe pronta per essere gustata seduti ai tavoli comuni. Il Mercato Testaccio – aperto dal lunedì al sabato dalle 6 alle 14 – ha saputo mantenere la sua vecchia natura di mercato rionale, adattandosi al passare del tempo senza per questo snaturarsi.


mercato testaccio
Mercato rionale di Roma a Testaccio

Rivoluzione Trapizzino

Infine, qualunque romano non vi permetterebbe mai di lasciare il quartiere senza aver prima fatto visita a Trapizzino di Stefano Callegari. La sua invenzione ha reso la sede storica di Testaccio, a via Branca 88, luogo di pellegrinaggio per romani e turisti.


trapizzino testaccio
Trapizzino della storica sede di Testaccio, di Stefano Callegari

Il Trapizzino è una tasca di pizza bianca chiusa sui lati realizzata con un impasto di farina di grano tenero e lievito. I gusti celebrano la cucina romana e spaziano dal pollo alla cacciatora alla lingua in salsa verde, dalla coda alla vaccinara alle polpette al sugo, dallo zighinì alla picchiapò fino alla trippa alla romana. Oggi il Trapizzino di Stefano Callegari si trova a Roma, Milano, Torino, Firenze, Trieste e New York. Portando da oltre 10 anni la cucina romana nel mondo.

Lettrice appassionata, esperta ricercatrice di refusi. Inizio a lavorare giovanissima per la cronaca locale. Amo Roma, la mia città, credendo certi giorni di esser corrisposta. Grande appassionata di piante, caffè e ricerca delle fonti. Dopo un periodo di pausa torno a calcare le tastiere, per la redazione di Spirito Autoctono. Adoro il Gin Tonic separato - Gin da un parte, tonica dall’altra - e recentemente ho anche fatto pace con gli Amari

Potrebbero interessarti