Placeholder Photo
/

Caput mixology, il The Court dedica la nuova drink list a Roma

Al cocktail bar del Palazzo Manfredi arriva la nuova drink list firmata da Matteo Zed e ispirata alla simbologia del numero sette e alla storia della Città Eterna

Si ispira al numero 7, la nuova cocktail List del The Court, bancone del prestigioso hotel Palazzo Manfredi, a Roma. Una carta in 3 capitoli da 7 drink ciascuno, da scoprire o riscoprire. Tra i primi 7, le pietre miliari del locale, i cocktail che hanno segnato tre anni di successi. Il secondo capitolo prevede invece miscelati ispirati al mondo della cucina moderna, alle sue preparazioni d’avanguardia, ai suoi sapori e odori.



Sette, un numero simbolico per la Città Eterna

Il 7 è il numero mitico di Roma. Esso ricorre numerose volte nella storia della Roma antica. Sette sono i colli, come sette furono i re di Roma. Nella tradizione pagana erano sette le cose fatali dalle quali dipendevano le sorti di Roma: l’Ago di Cibele, la Quadriga dei Vejenti, le Ceneri di Oreste, lo Scettro di Priamo, il Velo d’Ilione, il Palladio e gli Ancili. Sette erano anche i Colossi: Apollo sul Campidoglio, Giove in Campo Marzio, Apollo nella biblioteca di Augusto, altri due Giove in Campidoglio, Nerone nel Colosseo e Domiziano nel Foro Romano. Alcune cariche pubbliche furono composte dal numero sette: i septemviri, le sette corti dei vigiles (“vigili del fuoco”), i sette epulones.
Anche alcune costruzioni ricordano il “numero magico”: il Septizodium e le Sette Sale di Traiano.

La Roma cristiana conservò a sua volta la mitica esistenza del numero sette. Sette sono i sacramenti, le Sette Chiese e la chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori. Poi ci sono le località di Settebagni e di Settecamini sulla Tiburtina, di Sette Bassi presso Cinecittà, di Sette Fratte e Settefrati, un paesino medievale presso Frosinone e due sette compongono il numero 77° posto ricoperto quest’anno  dal The Court all’interno della famosa lista dei World’s 50 Best Bars.



La cocktail list ha anche un valore artistico, in linea con la filosofia del The Court. La grafica infatti è di Jean-Philippe Vaquier, in arte Folzer, che significa fulmine. Un artista “neo-futurista”, già attivo nel settore per le collaborazioni con vari brand di liquori, sia come fotografo che come illustratore. La sua ricerca artistica è intrinsecamente legata al mondo dell’ospitalità, tra le sue influenze la più importante è Fortunato Depero, designer della bottiglietta di Campari soda e di alcune delle pubblicità più geniali di bitter e altri liquori.

Potrebbero interessarti